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Toee hiantia ormai it tormino di quesia iunga dii ii iraetione .la quale si coinpira colla prova che la Tavola in discorsi , t T. VI. P. IV. p. 32ὶ nolla sua ultima correetione si a la I avola dei di 1l gen- nato 161 7 da BolloWuardo: prova, la qualo servira nello stesso leui podi suggello a iulta lyargomoni azione precedenti'.
iendosi dat Ia Tavola procedoniomonto da lui usata bisogna:
Ora coniungansi queste quantita con quello dei respeltivi giorninella precedente Tavola G, o si v ra come appulato no emergano Ic quantita precise che si riscontrano nulla murapposiZione che -- sit tuisce la Tavola stossa nol suo ultimo grado. quale appunio quila riportia mo con numeri distinii l come abbianio usato nella
precedente in pei glomi dat 100 in Di, onde ii confronto si rendama tormento sensibilo at Ieitore, ii quale polra anche meglios dissarei fuit' unito fae imite lil.
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o . D. I numeri piu grossi indicano te disseroiiae dalia Tavola precedente.
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Deseri vere la natura ed it numero delle dissicolia che abbiamo a uio a superare per ben intendere e coordinare Ie materie, chequi pubblichiaino, sarebbe una nuo a e non Ieggiora salica, e non mai interamento da aliri comprensibile senga it conlaonio deglioriginali. Lascia mo dunque che it Ioliore Ia consideri ed indovini in parie da se medesimo. riscontrando Ia qualita dei lavom e le
I i una sola di queste dissicora daremo un emno particolare: di quella, cloe, proveniento dat di sordino dei codici e di questo ini speciat modo delle Osservarioni e dei Calcoli; det quale ei e con- enuio, prima di poterio usare, ristabilire 'ordine naturale delle pagine, con salictio e perseveranaa incredibili specialinente per IamaneanEa, Bella quaIe ci si amo spesso a enuti, della precisa indicariono dello omelle, che noi abhiam douuto restitui re coi piuingrati e laboriosi conlaonii. La quale opera pote a songa dubbio age vOIarsi colla manomissione det Codice, ossi a col procedere innaneti iratio at materiato riordinamento det medesimo. Ma dacio abbiamo stimato di douerci astenere, perche ad vii Iavom scisia Iecito dirio in eost dissicile o diligente, non mancasse la valida testimonianeta deli' antica e permanente composietione des C leo
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l'ὶ Le helle ultime caris di quoslo quadorno sono se sono is sole in 1lo P tranee alia malpria det Codico, o contengono amunti e note di eoso lamiliari. Di questa axvertenta longa momoria it lottoro per bene intendere l' Ap-yendice cho Pongo in seguilo a questa espostrione det Codice.
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t quesia, come di sopra abhiamo detio, la distribuZiono dei Uuadorni det Codice. Quale mi si a 1' ordine interno di claschedunuuaderno, puo rilevarsi dati' esamo che offriamo dei tro seguenti. 1' II Quaderno che si compone delle carie ire a 131 contienduna Emmeride calaolata per due mesi deli' anno 161 1, e precisamento pei glorni 17 Marao a l6 Maggio. Nella presente Compo strione det Quaderno te carte sono plegate e trasposte in guisa, che se ne hanno i seguenti resultati:
3' II Quadomo cho si compono desse carto 120 a 123 contieno una Emmeride calcolata pei glorni 17 Margo a 28 Aprile deI 1612,
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In questo luogo delibo a me modosimo di richi amaro ii sig. professore Gugii lino Liliri au'esanie di due periodi di unci stranoari icolo inlomo questa materia, da lui inserito nel fascicolo delinese di giugno 18 v, dei Durnal des Samnis. Dice egit:
u lis, ii paruit que res eortis de Galilde sint on a suit tant deu bruit, ne soni que des fragmenta d'une est co de journal ou cet
u trarauae de Galilee sur Ies Satellites de Iupiter '
u eatremement remarquabie, qui a echane d Wr. Alberi: samir. u te dessis fuit par Galilee de Saturne aure son anneau. Si ee 'it, u qui nous est atteste par des hommes d'un gran famir, se confirme. v c est M une neritabis Menurerte quisn aura fuit dans las papiersu de Galilee n. La preeedente esposia ione delle materie conten ute net Codice in discorso, e la serie dei lavori che goguono. sanno giusliZia dei primo dei duo citati periodi; e varranno, spem, a lenere a V-
versito ii sig. Libri di procacci arsi d'ora innanZi piu esaiie e genuino informagioni in torno elo di cui imprende a partare. Circa at secondo periodo, rispondo innaneti iratio che non SO ne it perche pretendesse ii sig. Libri che, quando Pra questione di Giove, io venissi a partaro di Saturno. Ε il lactio rimpro Vero. the nelle Sue parole si conliene, dei non aver io avvertito ii di- semo deIPAnello di questo planeta, non solo non mi l ca, pertae tonon a uva Iuogo a pariarne che nolla pubblicarione di queste carte; na si riiorce a buon drillo contro di quelli. che avendo molii anni prima di me voduli ed osa minati i uanoserilli Galileiani, non solo
non ne secem parola, ma Seguilamno, in recenti scri ilure a Siam ΡΘ,